ROMA, 25 febbraio 2016 – “E’ fondamentale che l’Agcom garantisca parità di condizioni in vista del referendum del prossimo 17 aprile. In particolare che le Regioni possano impegnarsi in prima persona durante la campagna referendaria che ha preso vita grazie al ricorso da loro presentato”. Così Mirella Liuzzi, relatrice del provvedimento per la par condicio in commissione di Vigilanza Rai approvato quest’oggi.
“Siamo particolarmente critici rispetto alla decisione presa dall’Autority – spiega Liuzzi – che nello schema di delibera ha escluso i Consigli regionali dal novero dei soggetti legittimati a difendere le ragioni del ‘sì’ durante le trasmissioni televisive. L’Agcom dimentica che i delegati dei Consigli regionali hanno già rappresentato le Regioni presentatrici del quesito davanti alla Corte costituzionale e che quest’ultima, nella sentenza n. 26 del 1993, che riguardava un altro referendum promosso dai Consigli regionali, qualifica questi ultimi come ‘promotori’ e non meri ‘presentatori’ del quesito”.
“Abbiamo – conclude Liuzzi – dato quest’impostazione alla delibera della Vigilanza Rai, per cui sul servizio pubblico sarà così. Il nostro auspicio è che le medesime regole valgano anche per l’emittenza privata”.
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