“SbloccaItalia”, questo è il pomposo nome del decreto di questo altrettanto pomposo governo, che a settembre intende riavviare i cantieri di opere riamaste incomplete o boccate.
Intanto non tutte le opere bloccate son utili e giuste, come ha rilevato anche il dossier di Legambiente “Sbloccafuturo”. Non tutti i cantieri sono stati bloccati da vincoli ingiustificati o da regole persecutorie. Alcuni di quei fermi hanno salvato l’Italia da ulteriori e più gravi disastri.
Considerando le risorse a disposizione, è prima di tutto, necessario assumersi la responsabilità sulla scelta dei cantieri da riavviare, secondo principi e criteri di priorità che debbono rispondere esclusivamente al bene collettivo. E’ secondo questa logica che ci chiediamo, come mai non sia stato previsto un investimento sulle precarie infrastrutture di trasporto ferroviario per la Basilicata. Come mai, non sono state destinate risorse per la bonifica dell’area di Tito e della Val Basento? Eppure sono ormai decenni che attendiamo questi interventi. Questo solo per guardare ai problemi di casa nostra, ma sono tante le scelte incongruenti a livello nazionale.
La mappa completa degli interventi previsti dal decreto #sbloccaitalia si trova qui:
http://www.governo.it/governoinforma/documenti/SbloccaItalia/SbloccaItalia-cantieri.pdf
Oltre a contenere pericolosi articoli relativi alle trivellazioni in Basilicata e Sicilia, contiene una serie di interventi a favore di opere inutili.
Si continua a finanziare il TAV Torino-Lione (quasi 3 miliardi!!!), l’inutile Orte-Mestre (10 miliardi!!) o ancora il Terzo Valico (2 miliardi).
Ci chiediamo allora, quale sia la strategia di questo Governo? Apparire semplicemente operativi, avviando tutto alla cieca?
Qual’è l’Italia che questo decreto intende sbloccare? Non certo i cantieri di prevenzione per i dissesti idro-geologici, purtroppo di estrema attualità e necessità.
La verità è che si vuole continuare a finanziare il TAV Torino-Lione (con quasi 3 miliardi!), l’inutile Orte-Mestre (10 miliardi!) o ancora il Terzo Valico (2 miliardi).
Noi lotteremo con tutte le forze per modificare questo decreto del Governo Renzi.