Oggi il parlamento europeo voterà la direttiva UE sul copyright. Ne ho parlato ieri pomeriggio a TgCom24, purtroppo uno dei rarissimi interventi sui media tradizionali di cui potete trovare traccia. Già, perché in questi giorni i quotidiani hanno pubblicato di tutto e di più, incluso pagine acquistate dalla federazione degli editori per invitare gli europarlamentari italiani a votare sì alla direttiva. I giornali hanno portato acqua al proprio mulino sbandierando lo spauracchio delle pressioni ad opera delle lobby dei colossi del web, rinunciando a una sacrosanta e corretta informazione per partito preso col risultato di far venire meno un confronto che sarebbe stato di aiuto per tutti.
Noi difenderemo sempre la libertà dell’informazione. Un principio sacrosanto che non può essere piegato né ai tecnicismi né ai filtri imposti da euroburocrati e messo in atto dalle piattaforme.