Apprendo con stupore la replica del direttore dell’Ente Parco dell’Appenino Lucano a seguito dell’interrogazione presentata a luglio la cui risposta è giunta la settimana scorsa. Mi chiedo come mai il Direttore abbia deciso di replicare solo adesso, senza però entrare nel merito dell’interrogazione. Più che una replica, quella dell’Arch. Fogliano sembra un confuso tentativo di dover dare giustificazioni del suo operato.
Per quanto riguarda la questione dei concorsi dell’Ente Parco l’attività ispettiva – nella piena competenza parlamentare – andrà avanti fino a quando non avrò ricevuto risposte esaustive. Come da comunicato e da resoconto stenografico, infatti, non è mai stato affermato dalla sottoscritta di essere soddisfatta della risposta ricevuta.
Anzi ho fatto rilevare come la risposta all’interrogazione abbia dato nuovi elementi su cui riflettere: innanzitutto la presenza nel 2013 di un responsabile in conflitto di interessi nell’area della gestione del personale ed in più la revoca di una procedura concorsuale a causa del mancato adempimento della pubblicità concorsuale nel gennaio 2014.
Strano che il direttore non abbia né letto la risposta né sentito la necessità di approfondire e seguire quanto rilevato non da me, ma dal Ministero dell’Ambiente.
Vorrei ancora ricordare al Direttore, che ha affermato di non riuscire a comprendere “come, a detta dell’on. Liuzzi, un atto adottato abusando del proprio ufficio possa essere legittimo, come impropriamente sostenuto”, che probabilmente non ha letto con attenzione il comunicato in quanto si afferma testualmente che “il dirigente, seppure legittimato dalla legge, abusi del suo potere discrezionale di selezione per sistemare persone all’interno di istituzioni pubbliche”. Il riferimento è chiaramente all’eccessivo utilizzo del potere di cambiare i coefficienti per le cariche di funzionari.
Infine è curioso che il Direttore abbia tenuto a sottolineare, nella sua replica, che nell’espletamento delle sue funzioni “[…] sia gli amministratori locali che gli uomini di governo che tutta la struttura dell’Ente Parco, non risponde a logiche di natura politica o di mera appartenenza”. Per il M5S è il minimo sindacale che un dirigente di un Ente pubblico non si presti a giochi di poltrone e il fatto che ciò sia sottilineato nel comunicato stampa di Fogliano appare davvero bizzarro.
Invitiamo il direttore a leggere con attenzione sia l’interrogazione presentata sia la risposta consegnata dal Ministro visionabile sul sito della Camera.
Mirella Liuzzi – Portavoce M5S alla Camera