ROMA, 9 agosto – Mi auguro davvero che l’incontro avvenuto ieri tra il Comune di Matera, la Fondazione di Matera e gli uffici del ministro per il Sud possa portare a voltare pagina e a determinare una svolta in vista di Matera Capitale europea della cultura 2019. Quello che però sembra emergere dall’incontro, al di là delle parole, è ancora la mancanza di sostanziali passi in avanti e di azioni concrete. Il Comune di Matera si è impegnato a dare risposte puntuali entro le prossime 48 ore e spero che così avverrà perché, in caso contrario, tutta la politica locale dovrà assumersi la responsabilità dell’ennesimo rinvio e rimpallo. Ferragosto è ormai arrivato, la fine dell’anno è alle porte: il governo, e in particolare il ministro per il Sud, ha espresso la massima volontà di collaborazione, supporto e intervento. Il tempo del politichese e delle scuse è scaduto. I cittadini materani non meritano i balletti imbarazzanti ai quali hanno dovuto assistere fino ad ora”.
Così la deputata lucana del MoVimento 5 Stelle Mirella Liuzzi, segretario dell’ufficio di presidenza della Camera.
“Capitolo piazza della Visitazione: pur essendo nel Cis il Comune ha scelto di non chiedere l’intervento di Invitalia ma, al momento, di passi concreti in avanti non se ne registrano e della presunta consultazione sul progetto per la piazza già non si hanno notizie. Al riguardo si attende una risposta definita e che comunque arriverebbe con ritardo amplissimo. Capitolo quantificazione flussi: nonostante il tentativo di Invitalia di dare un supporto in extremis – in realtà siamo in totale ritardo – non risulta che la Fondazione abbia ancora prodotto elementi concreti in tal senso. Infine, sembra proprio che la Fondazione non abbia ancora caricato le schede tecniche, presupposto necessario per lo sblocco dei previsti 11 milioni. Ripeto: mi auguro davvero che queste siano ore decisive in positivo, che si riparta con lo giusto spirito e che questa fase agostana venga utilizzata dai soggetti locali coinvolti per operare, intervenire e arrivare a inizio settembre in condizioni che consentano di lavorare senza ostacoli o pause fino alla fine dell’anno”.