“Inizialmente nel provvedimento di legge il fondo per la progettazione e la realizzazione di un sistema nazionale di ciclovie turistiche, era destinato esclusivamente a percorsi riguardanti il centro-nord Italia (Verona-Firenza, Venezia-Torino, e Grab Roma). Grazie al lavoro del collega del M5S Diego De Lorenzis, primo firmatario dell’emendamento, siamo riusciti a far approvare e inserire anche l’importantissimo tracciato che interessa la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, dando importanza e attenzione alle potenzialità del Sud Italia” ha dichiarato la parlamentare del M5S Mirella Liuzzi, coofirmataria della modifica approvata.
Non solo Matera 2019 dunque nella stabilità, ma anche mobilità sostenibile per lo sviluppo del turismo. Il tracciato, oggetto dell’atto, può contare su circa 230 km di strade (piste) di servizio già esistenti e quasi interamente percorribili. Una ciclovia che per metà del suo percorso è preclusa al traffico motorizzato: questa parte comprende infatti un importante tratto al confine tra Campania e Basilicata ed un lunghissimo tratto che si estende fino in Puglia, interrotto nella regione lucana solamente a Venosa (PZ) solo per pochi km.
Conclude Liuzzi “Con un progetto di restaurazione ad hoc anche in Basilicata, preservando il più possibile autenticità e naturalità dell’infrastruttura storica, la ciclovia potrebbe diventare una delle vie verdi del turismo sostenibile più importanti d’Europa senza dover invidiare nulla alle già famose piste straniere quali la Rhine cycle route in Germania e l’austriaca ciclovia del Danubio. Una grande opportunità di recupero e di sviluppo delle opere dell’acquedotto più grande e complesso del mondo. Un’opportunità economica e di valorizzazione delle bellezze storico-culturali presenti nella zona del vulture, in particolare della città di Venosa e del Vulture”.
Mirella Liuzzi – Portavoce del M5S alla Camera