Il servizio di trasporto pubblico locale rientra tra i servizi pubblici essenziali che un’amministrazione comunale deve garantire con regolarità, qualità e continuità alla propria cittadinanza. A Potenza, una città in dissesto in cui sindaco eletto è rinnegato dalla sua stessa maggioranza e naviga verso il rimpasto pur di non scollarsi dalla poltrona, succede che il contratto stipulato dal Comune e l’azienda “Trotta Bus” vincitrice del bando del TPL, contiene degli aspetti critici che se confermati, sarebbero gravissimi e indicherebbero una grossa mancanza da parte del comune.
Per chiarire la situazione, con il Portavoce del M5S di Potenza Savino Giannizzari abbiamo presentato un’interrogazione al Comune di Potenza e una segnalazione all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) con le quali chiediamo che venga fatta luce principalmente su due punti:
- innanzitutto l’impresa vincitrice ha presentato una garanzia bancaria rilasciata da un’impresa denominata “GBM Finanziaria S.p.A.” che al momento della stipula del contratto compariva nella “lista nera” dei soggetti non abilitati a rilasciare cauzioni alle PA, così come previsto dall’ANAC;
2. da segnalazioni pare che alcune linee nelle contrade di Potenza siano state date in sub-appalto, non previsto dal contratto in quanto la stessa Trotta bus service S.p.A ha dichiarato in sede di gara, “che non intende subaffittare o concedere a cottimo alcuna prestazione” (articolo 17).
Chi è tenuto a dare risposte?
Prima di tutto attendiamo una spiegazione rapida e puntuale da parte del Sindaco di Potenza e degli enti competenti, come l’ANAC, preposti alla verifica dei fatti. L’amministrazione comunale, in particolar modo, è tenuta a vigilare affinché la ditta vincitrice di un servizio così importante come il TPL faccia il proprio lavoro secondo le regole e gli accordi previsti.
Mirella Liuzzi portavoce alla Camera dei Deputati per il M5S