Oggi 20 marzo 2014 in Commissione Trasporti, ho ricevuto risposta a due interrogazioni in merito al TPL, di cui una sul trasporto pendolare e ferroviario in Basilicata e l’altra sui disservizi del servizio di mobilità che riguardano la tratta Nova Siri – Potenza.
Nonostante l’argomento sia di competenza delle singole Regioni, la gravità e lo stato increscioso in cui versano i servizi di trasporto lucani supera per importanza i confini regionali.
Lo sforzo del M5S è quello di pressare il Governo per ottenere una politica più attenta e globale sul trasporto ferroviario, in quanto in base l’ultimo rapporto “Pendolaria” di Legambiente, dal 2009, mentre i passeggeri aumentavano del 17 per cento, le risorse statali per il trasporto regionale si sono progressivamente ridotte fino al 25 per cento.
Da questo “nuovo” Governo sarebbe stato lecito attendersi risposte puntuali che entrassero nel merito della questione non generiche ed assolutamente deludenti.
La situazione del trasporto pendolare su ferro in Basilicata è aggravata da alcuni importanti fattori, sui quali il M5S si sta battendo da tempo: il primo è certamente l’attenzione verso investimenti sempre più imponenti e sempre più esclusivi sull’Alta Velocità, il secondo investimenti sempre più massicci sul traffico su gomma, che tra l’altro ha alti costi in termini di inquinamento, sostenibilità ambientale e manutenzione del manto stradale.
Come sapete, il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella ha aderito con enfasi all’appello giornalistico della Gazzetta del Mezzogiorno per favorire la nascita di un treno ad alta velocità sulla dorsale adriatica. A tal proposito ricordo che il M5S ha presentato alcune interrogazioni tra cui una sul fatidico intercity Roma-Taranto ed una risoluzione in commissione trasporti, per chiedere innanzitutto il doppio binario nella tratta Termoli-Lesina prima di qualsiasi intervento ulteriore. Il Governatore lucano piuttosto che adoperarsi per i treni ad alta velocità di altri territori, dovrebbe sostenere e lavorare per efficientare il trasporto pendolare lucano.
A Pittella non sfuggirà certamente lo stato di emergenze in cui versa la linea Potenza – Salerno nella Top Ten delle linee peggiori d’Italia secondo il rapporto Pendolaria 2013 (una tratta che invece non solo andrebbe meglio sfruttata e valorizzata, ma ulteriormente potenziata in modo tale da collegarla con l’Alta Velocità), così come il governatore lucano sarà certamente a conoscenza dell’interruzione, ormai dal 2 dicembre scorso, della linea Potenza-Foggia, a proposito della quale sarebbe meglio chiarire che fine abbiano fatto i 200 milioni di euro annunciati dall’ex assessore Luca Braia, per l’ammodernamento della tratta con l’elettrificazione.
La realtà dei fatti è che la Regione Basilicata, in decenni di vacche grasse, ha scelto di investire più sul trasporto su gomma, finanziando con soldi pubblici l’inadeguata rete privata di autolinee, due pseudo porti marittimi fittizi e inesistenti e aree industriali fallimentari. Il Governo di questa Regione ha collezionato solo insuccessi con scelte di investimento molto discutibili per usare un eufemismo, lasciando di fatto il territorio e le strutture pubbliche di trasporto, comprese le ferroviarie, allo stato del medioevo.
Esistono già cittadini di serie A, che sfruttano l’Alta Velocità e cittadini di serie B che invece hanno soltanto vecchi tratte ferroviarie.
I cittadini lucani invece appaiono di serie C, poiché non solo non hanno alcun collegamento veloce, ma vedono ridursi sempre più le tratte ferroviari base, mentre il proprio Governatore appoggia battaglie e cause di altre Regioni, non risolvendo i problemi in casa propria.