Ho partecipato alla presentazione ufficiale della relazione sull’indagine conoscitiva sulle nuove tecnologie nelle telecomunicazioni, il 5G e i Big Data, che si è tenuta in Parlamento. Ho lavorato come parte della Commissione IX Trasporti e Telecomunicazioni della Camera per gli ultimi due anni per realizzare questo documento.
Le conclusioni dell’indagine indicano che l’Italia si trova in una buona posizione per quanto riguarda il 5G, ma non è il momento di rallentare. Inoltre, serve un quadro europeo di norme e regole ben definite all’interno del quale muoversi.
In base alle conclusioni dell’indagine, il 5G non comporta rischi maggiori rispetto alle altre tecnologie di telecomunicazioni in uso da molti anni. L’Italia è uno dei paesi all’avanguardia in questo campo, poiché è stata tra le prime a bandire le gare per il 5G e le città pilota per iniziare una pre-commercializzazione che ha dato la possibilità di capire come utilizzare questa tecnologia. Il D.L Semplificazioni ha dato una uniformità su tutto il territorio nazionale per quanto riguarda il tema di alcune ordinanze fatte da sindaci di tutta Italia in relazione a questa tecnologia.
Come sottosegretario al Mise con delega alle Tlc, il mio compito è capire come le imprese, i territori e l’industria possano utilizzare questa tecnologia per portare maggiori investimenti e maggiore produttività all’interno delle proprie aziende. Ritengo che sia molto importante dare importanza fondamentale al problema della sicurezza delle Reti e trovare una quadra normativa uniforme a livello europeo, in Italia non possiamo avere una posizione diversa rispetto agli altri paesi europei.