(askanews) – “La tecnologia sta cambiando, in tutto il mondo, le nostre abitudini – pensiamo a tutti i servizi che si stanno sviluppando nel campo delle applicazioni per la domotica – e il mondo del lavoro. L’Italia è ancora indietro in alcuni aspetti, soprattutto per ciò che riguarda le competenze digitali, ancora poco sviluppate. Ciò significa che, probabilmente, non c’è un collegamento tra quanto è richiesto dal mercato e le competenze dei lavoratori”. Serve pertanto “un investimento economico, culturale e formativo” perché questi aspetti si incontrino.
È quanto ha detto Mirella Liuzzi (M5S), segretaria dell’Ufficio di presidenza della Camera dei Deputati, intervenendo oggi alla Camera al convegno “Agenda digitale europea ed intelligenza artificiale – Quali opportunità per l’Italia”, organizzato da Formiche e Cyber Affairs in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea.
Nel settore dell’intelligenza artificiale, ha rimarcato Liuzzi, “l’Europa deve guardare agli ingenti investimenti di Paesi come Stati Uniti e Cina. L’Italia può fare molto in questo campo, ma ha bisogno di un intervento forte” di Bruxelles. Servirebbero, ha aggiunto, “soprattutto strumenti per migliorare la conoscenza e l’accesso delle Piccole e Medie Imprese a queste tecnologie, che pongono delle problematiche ma che possono al tempo stesso migliorare la qualità dei prodotti e del lavoro”.