Un aeroporto di interesse nazionale ma solo su carta. Oggi in Commissione Trasporti alla Camera abbiamo interrogato il Ministero dei Trasporti sullo stato dell’arte dell’aeroporto di Salerno-Pontecagnano ‘Costa d’Amalfi, noto per funzionare ad intermittenza’.
Interrogato dalla portavoce 5stelle Mirella Liuzzi, il Governo nella sua risposta ha ammesso: lo scalo di Salerno è ‘attualmente dotato di infrastrutture inadeguate’ ma nonostante ciò ‘è stato inserito tra gli aeroporti di interesse nazionale’ e che la sua attività, ad eccezione di pochi voli, è di fatto sospesa.
Irrisorio il traffico annuale di passeggeri: 7729 nel 2016, cifra con cui lo ‘scalo fantasma’ si piazza al terzultimo posto nella classifica nazionale, e 1612 nel 2015 (penultimo posto). Numeri ancora più irrealistici se si pensa che il Governo punta ad arrivare a 1,3 milioni di passeggeri con un Piano d’intervento ventennale.
Nonostante i dati nazionali confermino l’inutilità dello ‘scalo-fantasma’, si continuano ad investire i soldi dei cittadini in un’opera inutile. Ad esempio nel solo 2016, il governatore Pd della Regione Campania, De Luca ha destinato all’aeroporto salernitano 2,5 milioni di euro, nonostante la società che lo gestisce fosse in perdita per 2,6 milioni di euro, in base a quanto riportato da un’inchiesta giornalistica. Nessuna risposta invece sulla questione sicurezza relativa all’assenza di fondi per riparare il cancello dell’aeroporto nonostante risultasse una spesa di 426 mila euro per la sorveglianza.
Com’è possibile che invece di individuare infrastrutture davvero utili e funzionanti sul territorio, il Pd inserisca l’aeroporto di Salerno tra quelli d’interesse nazionale continuando a destinargli soldi pubblici? Se è questa la logica con cui il Governo seleziona le infrastrutture strategiche, farebbe bene a dimettersi prima di fare altri danni.