Ieri 19 febbraio 2014, in Aula, ho potuto fare 4 interventi, tutti orientati a sostenere un nostro emendamento che a ben vedere, rappresenta il Manifesto del Movimento 5 stelle, ovvero l’abolizione totale ad ogni forma di finanziamento pubblico ai partiti, i cosiddetti rimborsi elettorali. Argomento in discussione anche oggi.
Ho avuto modo di controbattere anche ad una delle classiche critiche sollevate all’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, ovvero al fatto che con l’abolizione si darebbe spazio ai capitali privati, lasciando la politica in mano a pochi affaristi. Nel video c’è la mia opinione in merito.
Ho posto domande semplici, come il perché i partiti abbiano bisogno di soldi pubblici? Tutti i miei colleghi, me compresa hanno fatto una campagna elettorale auto finanziata, con il sostegno degli stessi elettori, riciclando carta, evitando nel modo più assoluto, sprechi, cene, manifesti e spese folli. A noi la campagna elettorale è costata in media due/tre zeri in meno rispetto ai nostri colleghi di altri partiti. Organizziamo sul territorio eventi auto finanziati.
Allora di cosa stiamo parlando? Il consenso non si compra col denaro, si conquista con i contenuti, la credibilità e l’onestà.
Viviamo in un periodo molto delicato per il Paese, nel quale non c’è più tempo per le false promesse e le bugie, avremmo voluto che il nostro emendamento sull’annullamento dei rimborsi elettorali fosse stato accettato, ma possono passare i Governi, possono cambiare i Ministri eppure la solfa è sempre la stessa. Manca il coraggio del cambiamento, quello vero.