5 Marzo 2014

NOTA DI RISPOSTA ALLE DICHIARAZIONI DI MATTEO COLAMUSSI (PRESIDENTE FAL)

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ROMA, 4 marzo 2014. In data Lunedì 24 febbraio, ho presentato un’interrogazione al Ministero dei Trasporti per avere chiarimenti sulla presunta incompatibilità della nomina di Matteo Colamussi a Presidente delle Ferrovie Appulo Lucane. In una nota inviata ai giornali, lo stesso Colamussi, ha voluto difendere il proprio operato facendo riferimento ai risultati professionali da lui ottenuti e invitandoci a “usare il nostro tempo per lavorare”.

Sembra strano che una persona così capace come il dott. Colamussi non capisca che, con l’atto di sindacato ispettivo presentato alla Camera, alla sottoscritta non interessa entrare nel merito dei suoi risultati professionali, bensì fare chiarezza su una questione di legittimità, nel semplice rispetto della legge.

Nel 2012 Matteo Colamussi, era già presidente del CdA-FAL, ed ha assunto anche le funzioni di Direttore Generale delle FAL, con nomina del CdA, senza che venisse bandito un regolare concorso pubblico e nonostante nel vigente Organigramma FAL non fosse prevista tale figura. Considerando che il dott. Colamussi, nel Agosto 2013, data di rinnovo del mandato a Presidente delle FAL (Ente di diritto privato in controllo pubblico al 100%), ricopriva la carica elettiva di Presidente del Consiglio Comunale di Rutigliano (BA), comune con popolazione superiore a 15.000 abitanti, ho rivelato un vizio di inconferibilità, così come previsto dal D.Lgs. 08/04/2013 n.39 – Art.7 (comma 1d) ed un vizio di incompatibilità, ai sensi dello stesso D.Lgs. 08/04/2013 n.39 – Art.7 (comma 2c). Di questo ho voluto chiedere conto con interrogazione parlamentare al Ministro dei Trasporti, così come hanno fatto anche alcuni consiglieri comunali nella stessa Rutigliano in data 21 febbraio 2014, i quali contestano l’incompatibilità proprio in base al decreto già citato.

Il “doppio-Presidente” Colamussi, nella sua nota definisce “infamia” la questione della incompatibilità, sostenendo curiosamente che “le FAL dipendono dal Ministro e non dal Comune”. Da presidente di Giunta Comunale dovrebbe sapere che un soggetto pubblico rimane soggetto pubblico anche se gestito direttamente dallo Stato, come sono i Comuni, le provincie o le Regioni. Non esistono cose pubbliche statali e cose pubbliche comunali, sono tutte pubbliche.

Stia tranquillo comunque su un fatto, continueremo a lavorare e fare del nostro meglio per cercare sempre di far emergere la trasparenza e il rispetto della legalità, così come M5S abbiamo fatto per le nomine di Presidenza di alcune autorità portuali del tutto fuorilegge e per le quali lo stesso Ministro Lupi risulta attualmente indagato.