Stamattina ho letto la notizia che il Governo, in risposta ad un’interrogazione del Partito Democratico, avrebbe confuso la società Meta di Mark Zuckerberg con un’azienda di Reggio Emilia, la Meta System.Una vera e propria gaffe in Parlamento!
Il resoconto parlamentare non lascia dubbi: effettivamente, la risposta del sottosegretario al Ministero del Lavoro Durigon è errata e dimostra inoltre come ci sia stato un copia e incolla. Nel primo paragrafo si parla infatti correttamente di Meta “società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp”, mentre nel resto del testo viene descritto un accordo sindacale concluso il 24 novembre 2022 con il ricorso alla CIGS per l’unità produttiva di Via Oberdan n. 16 a Reggio Emilia, ovvero l’azienda Meta System.
Come sia possibile che ci sia stato un errore del genere, durante un question time in commissione in cui il Governo legge la risposta (come capitato diverso volte a me) e si assume la responsabilità di quanto dice, è davvero incredibile. Solitamente le interrogazioni sono redatte dalle direzioni ministeriali o in alcuni casi vengono girate ad altri ministeri o organi dello Stato, ma poi dovrebbero essere controllate sia dalla segreteria del sottosegretario, sia dal gabinetto stesso del Ministro.
Ma non finisce qui. La cosa più incredibile è che nemmeno il deputato del Partito Democratico si sia accorto dell’errore, come si evince dal bollettino della Camera dei Deputati (seppur sommario) e anche dal comunicato stampa inviato successivamente, in cui si cita il testo della risposta: “l’azienda si impegna a ricollocare su unità produttive situate in Reggio Emilia i dipendenti che non si renderanno disponibili ad aderire al piano degli esuberi. Su Reggio Emilia possiamo essere abbastanza soddisfatti, ma su Milano la preoccupazione rimane forte”. Evidentemente che ci fosse qualcosa di errato, si è scoperto solo dopo.
In sintesi, un clamoroso errore sia del Governo che dell’opposizione.