“La Camera torna ad assumere dopo 15 anni e a breve verrà pubblicato il primo di una serie di bandi. I concorsi riguarderanno non solo i consiglieri parlamentari, la cui procedura di selezione sarà la prima in ordine cronologico, ma anche assistenti e segretari parlamentari, documentaristi e collaboratori tecnici”. A parlare è Mirella Liuzzi, deputata del MoVimento 5 Stelle, segretario di Presidenza della Camera dei deputati. E’ lei che, in prima persona, sta lavorando al capitolo nuove assunzioni.
Mirella Liuzzi ci illustra, innanzitutto, i tempi. “Il cronoprogramma prevede – già entro il 15 luglio di quest’anno – la delibera di approvazione e quindi la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della prima tranche dei bandi di concorso per consiglieri parlamentari sia della professionalità generale che di quella tecnica (informatici, edili e impiantistici), mentre entro il 30 novembre avremo il bando di concorso per assistenti parlamentari. Il prossimo anno la deadline sarà quella del 30 aprile per la pubblicazione del bando di concorso per segretari parlamentari e per tecnici della fascia dei quadri intermedi e entro il 31 ottobre, infine, con il bando di concorso per documentaristi e collaboratori tecnici.
Lei sta lavorando alacremente proprio al capitolo assunzioni alla Camera. Da dove nasce l’esigenza di effettuare, per l’appunto, nuove assunzioni?
“Al momento la Camera è sotto organico anche in virtù di numerosi pensionamenti con la prospettiva che ce ne saranno tanti altri nei prossimi anni. L’ultimo concorso risale a 15 anni fa, occorre quindi da subito porre rimedio alle carenze di organico per far fronte a queste esigenze”.
Ci saranno altre novità in futuro riguardo il funzionamento della Camera dei Deputati?
“Il lavoro su risparmi e trasparenza iniziato con questa legislatura continua su tutti i fronti ma molto dipenderà dalla riforma costituzionale sul taglio dei parlamentari. Le ultime novità riguardano i tagli per le spese di telefonia, una nuova convenzione sottoscritta in questi giorni permetterà, infatti, il risparmio di 80mila euro l’anno con una spesa che passa da 140mila euro a 60mila, un provvedimento che segue un altro analogo già avviato sulla telefonia mobile. Non dimentichiamo che in questo primo anno di legislatura di passi importanti ne sono stati fatti tanti con risparmi di 45 milioni di euro l’anno sui vitalizi, 20 milioni sulle pensioni più alte e altri 10 di minore spesa per altri interventi. Andremo avanti in questa direzione: lotta agli sprechi e più efficienza”.