29 Ottobre 2018

Precisazioni su tratta ferroviaria Matera-Ferrandina

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Di seguito il testo della lettera inviata al Direttore del “Quotidiano del Sud” in cui ho ritenuto opportuno rispondere nel merito circa le recenti esternazioni dei due ex parlamentari PD, Vico e Antezza che polemizzavano sul via libera da parte delle commissioni parlamentari al contratto di servizio RFI-Governo.


Gentile Direttore, Gentile Redazione,

desidero innanzitutto ringraziarla per l’eventuale spazio che mi vorrà concedere sul suo giornale.

La ragione per la quale le scrivo sono le recenti esternazioni dei due ex parlamentari PD, Vico e Antezza che polemizzano riguardo al mio comunicato stampa sul via libera da parte delle commissioni parlamentari al contratto di servizio RFI-Governo. Queste dichiarazioni mi hanno lasciato assolutamente basita e vorrei spiegarle il perché.

Partiamo dall’inizio, ovvero dalla recente vicenda legata al completamento della tratta ferroviaria Matera-Ferrandina. Nel novembre 2015 in Consiglio Regionale – ad un anno dalla designazione di Matera a “Capitale della Cultura 2019” – il Presidente Pittella dichiarò che la tratta non si sarebbe completata perché, cito testualmente: “noi non la vogliamo completare”. Quelle parole furono un colpo basso per tutti i cittadini di Matera, unica provincia senza collegamento alla rete nazionale. Proprio questa dichiarazione mi spinse ad agire e avviare la campagna di informazione regionale #trenoXmatera, con una raccolta firme e la presentazione di una risoluzione in commissione Trasporti nel giugno 2016, avvenimenti di cui il suo giornale ha puntualmente dato notizia.

Sulla spinta degli oltre 4600 sottoscrittori della proposta, il Governo nazionale decise di supportare anche la richiesta delle opposizioni, non votando il mio testo di risoluzione in commissione, ma finanziando l’opera nella manovra di stabilità nel dicembre 2016. Nessuno rivendicò quell’atto dato che l’obiettivo era stato comunque raggiunto; un’eleganza politica sconosciuta e poco praticata purtroppo, ma che in questa occasione ho il dovere di rimarcare alla luce delle recenti polemiche. Il testo nella legge di stabilità, facilmente consultabile, prevedeva l’inserimento dell’opera nel successivo contratto RFI- Governo.

Veniamo così ai giorni nostri e all’espressione del parere favorevole nelle commissioni competenti di Camera e Senato proprio sul contratto RFI in cui viene confermato lo stanziamento. Di questo ho provveduto a dare notizia agli organi di stampa regionale nella duplice veste di componente della Commissione Trasporti e parlamentare lucana. Così com’è giusto che sia.

Piuttosto che esprimere soddisfazione circa la conferma di considerevoli finanziamenti, stupisce come questo tema abbia addirittura dato adito a delle polemiche pretestuose e assolutamente insensate.

Faccio davvero fatica a capire cosa ci sia di così strano nel comunicare tutto ciò, aggiungendo peraltro il taglio di un’opera inutile di 7,5 miliardi, l’avanzamento di altri importanti lavori in Basilicata e l’inserimento nel parere votato in commissione di uno studio per collegare la stazione di Matera alla Puglia, già oggetto di una mia interrogazione parlamentare proprio in questa legislatura. Sono sconcertata che un’opera finanziata nel 2016 dall’allora Governo (con buona pace del Presidente Pittella) e poi confermata dal Governo Conte e dalle commissioni parlamentari, richieda addirittura una replica. Probabilmente la mancata rielezione dei due parlamentari non permette di analizzare lo stato dell’arte con la necessaria lucidità.

Per quanto mi riguarda continuerò sempre a informare i cittadini di quello che viene votato e fatto in Parlamento.

Mirella Liuzzi