Al M5S è concesso pochissimo spazio sui TG del Servizio Pubblico, in particolare sul Tg3. Per questo oggi ho presentato un’interrogazione chiedendo chiarimenti e a breve anche Roberto Fico presenterà un esposto all’AGCOM per chiedere la stessa cosa.
I dati pubblicati online da AGCOM, relativamente al mese di settembre 2014, sono il risultato del monitoraggio dei Telegiornali e programmi extra-Tg di Rai Uno, Rai Due, Rai Tre, Rai News, Retequattro, Canale 5, Italia Uno, Tgcom 24, La 7, La7d, MTV Italia, SkytgTg24, Cielo, LaF-RTV, Deejay Tv.
Nelle numerose tabelle contenute nel documento, i dati mostrano come la RAI, nonostante l’obbligo contrattuale, non rispetti il principio di pluralismo e la presenza del Movimento 5 Stelle nei programmi di informazione risulta decisamente marginale.
Le due tabelle che seguono parlano chiaro:
Non partecipiamo ai talk-show, ma rilasciamo dichiarazioni ai Tg, organizziamo conferenze stampa e inviamo comunicati sulle nostre proposte, ma pare che non basti. Se non c’è del “gossip” 5 stelle, non facciamo notizia.
Eppure il Testo Unico dei servizi e dei media sancisce chiaramente il principio di “lealtà e imparzialità dell’informazione” ed anche il contratto di Servizio Rai rimarca i principi di obiettività, completezza ed imparzialità, purtroppo inapplicati al M5S.
Qui il testo dell’interrogazione.
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