I nomi dei fratelli Pittella, emersi nel corso di alcune intercettazioni sul caso CONSIP relative a presunte vendite di gare, sono stati ripresi il 5 marzo da “La Nuova del Sud” e il giorno successivo da “La Stampa”. Non una parola del Tg3 Basilicata. Quali le ragioni? Lo abbiamo chiesto con un’interrogazione in Vigilanza Rai. La risposta che abbiamo ricevuto è stata a dir poco scandalosa: in pratica non avendo l’ANSA battuto la notizia, ed essendo una intercettazione e non una indagine, secondo la testata lucana, non era una cosa nemmeno da citare!
Lo strano approccio giornalistico del Tg3 Basilicata, sulla vicenda, è stato colto anche in un articolo de “Il Fatto quotidiano” in cui è sottolineato come la testata RAI lucana abbia dimenticato di dare la notizia sui Pittella, nonostante siano due istituzioni politiche lucane che di certo non passano inosservate! Infatti Gianni Pittella, in deroga allo stesso statuto interno del PD, siede per il terzo mandato di fila tra i banchi del parlamento europeo. Marcello, il fratello minore dell’europarlamentare, è Presidente della Regione Basilicata.
Ma i criteri di valutazione seguiti dal Tg3 Basilicata, che hanno addirittura impedito alla testata di dare notizia delle intercettazioni, varranno anche per tutti gli altri TG del servizio pubblico? E’ ciò che chiediamo con un’altra interrogazione in Vigilanza Rai.
Cosa ci risponderanno?
Mirella Liuzzi – Portavoce M5S alla Camera
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