“Mancanza di concorrenza e fallimento degli obiettivi: è la scure che si sta abbattendo sul piano italiano per la banda ultralarga. E le parole del governo per ora sono solo promesse al vento”: è quanto sostengono i deputati del M5S in Commissione Trasporti in seguito alla risposta del sottosegretario Giacomelli a un’interrogazione presentata da Mirella Liuzzi in question time. “L’Italia – afferma Mirella Liuzzi – si attesta al 25° posto su 28 Paesi europei per livello di penetrazione del digitale, secondo gli ultimi dati diffusi dalla Commissione europea nel c.d. Digital Scoreboard. Non si riuscirà a raggiungere gli obiettivi prefissati nella strategia del Governo secondo i termini prestabiliti”. Secondo il piano del governo servono 7 miliardi di euro per la realizzazione del piano. “Ebbene – precisa la Liuzzi – oggi il sottosegretario ha confermato che sono disponibili 2,2 miliardi stanziati con la delibera CIPE di agosto scorso mentre non vi è certezza sugli altri fondi. Il sottosegretario nella sua risposta ha fatto riferimento ad altri 3,5 miliardi derivanti dal Fondo Sviluppo e Coesione senza dare un preciso orizzonte temporale a tali finanziamenti. Se la matematica non è un’opinione anche a voler dare per buono questo ulteriore stanziamento mancherebbero all’appello 1,3 miliardi. Non bruscolini”.
“Ma vi è di più. Il sottosegretario ha ammesso che la privatizzazione di Telecom è stata un’operazione sbagliata considerando la centralità strategica della rete di telecomunicazioni. E allora chiediamo noi al Governo: perché non ripensiamo la logica dell’intervento pubblico e non destiniamo i teorici 7 miliardi di euro del piano banda ultralarga alla realizzazione di una rete integralmente pubblica senza fare nuovi regali a Telecom?” prosegue Mirella Liuzzi.
“Nessuna risposta è poi pervenuta dal Governo sulla nostra richiesta di assicurare condizioni di maggiore concorrenza nella strutturazione dei bandi per l’assegnazione delle risorse. Il rischio che tutto il piano si traduca in un enorme aiuto di stato in favore di Telecom è altissimo, come avvenuto nei bandi per il sud Italia tutti assegnati a Telecom. Auspichiamo che il Governo per una volta ci ascolti e agli annunci faccia seguire qualche realizzazione concreta” conclude Mirella Liuzzi.