15 Settembre 2014

NO ALLA CHIUSURA DELLA CORTE D’APPELLO DI POTENZA

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Il M5S insieme ai cittadini per smascherare il pianto di coccodrillo del PD lucano e l’arroganza del governo Renzi contro la Basilicata

Il M5S si oppone fermamente all’ipotesi di chiusura della Corte di Appello di Potenza avanzata dal governo Renzi.

Questa pseudo riforma rappresenta la continuazione del progetto di smantellamento della giustizia in atto da diversi anni nel nostro Paese, con il solo effetto di ridurre i presidi di accesso alla giustizia a danno dei cittadini e di aggravare i tempi già esasperanti dei processi.

Renzi e il Pd devono smetterla di agire sulla pelle dei lucani e usare la Basilicata come gli fa comodo: senza nessuno scrupolo vorrebbero raddoppiare le estrazioni di petrolio e senza nessuno scrupolo si appresterebbero a sopprimere un importantissimo organismo istituzionale.

Qualora il Governo decidesse di chiudere anche la Corte d’Appello di Potenza, accorpandola ad un Tribunale fuori regione, si priverebbe la Basilicata di un’altra struttura pubblica con gravissime ricadute sul piano della legalità e sui costi economici aggiuntivi che i cittadini e gli operatori della giustizia regionale dovrebbero sostenere.

In particolare, la chiusura potrebbe portare ad uno smembramento di tanti altri uffici giudiziari e non della città di Potenza e della regione, come Procura Generale, Tribunale di Sorveglianza, Tribunale e Procura Minorenni e Procura Distrettuale Antimafia, Tribunale del Riesame.

Poi ci sarebbero i rischi nel contrasto alla malavita organizzata, dal momento che la riduzione dell’efficienza del sistema giustizia nel distretto di Potenza comporterebbe la conseguente riduzione delle forze dell’ordine e una minore difesa del territorio rispetto ai tentativi di pericolose ingerenze della criminalità presente nelle regioni limitrofe.

Secondo i parlamentari del M5S in commissione Giustizia, Renzi e il ministro Orlando, più che fare dei tagli indiscriminati e confusi, dovrebbero presentare una seria proposta per riorganizzare il lavoro dentro i Tribunali, seguendo e valorizzando le positività che già esistono e prevedendo concorsi pubblici,considerato che in Italia c’è una carenza di organici nel settore giustizia di oltre ottomila unità.

Oltre a questo, il M5S ritiene che andrebbero snellite alcune procedure, incentivando, anche fiscalmente, chi ricorre a procedimenti giurisdizionali semplificati. Ma per farlo è necessario incentivare una nuova cultura tra gli operatori del diritto, in primis tra i giudici e gli avvocati.

Pertanto, il M5S si oppone nettamente a qualsiasi ipotesi di soppressione della Corte d’Appello di Potenza, sottolineando le gravissime responsabilità di questo Governo e delle forze politiche che a livello locale protestano ma che a livello nazionale sono conniventi e complici con il nefasto progetto di destabilizzazione della Giustizia italiana. In particolare, c’è da sottolineare che tale ipotesi è stata elaborata dal ministro della Giustizia Orlando, esponente del Pd, nell’ambito del progetto di revisione della”geografia giudiziaria” italiana concordata insieme agli inaccettabili disegni di Silvio Berlusconi.

Potenza, 14 settembre 2014

I portavoce del M5S Basilicata

Savino Giannizzari – Consigliere comunale di Potenza
Piernicola Pedicini – Europarlamentare
Vito Petrocelli – Senatore
Mirella Liuzzi – Deputato
Gianni Leggieri – Consigliere regionale
Gianni Perrino – Consigliere regionale