“Le Ferrovie Appulo Lucane sono un’azienda ferroviaria di proprietà pubblica che offre i suoi servizi di trasporto nelle regioni Basilicata e Puglia. Dall’inchiesta giornalistica dell’edizione barese de ‘Il Quotidiano Italiano’ emergerebbe una gestione clientelare e partitica all’interno delle FAL sulla quale vogliamo fare luce”. Questa la denuncia del MoVimento 5 Stelle che ha presentato un’interrogazione parlamentare indirizzata al Ministero dei Trasporti a prima firma della Portavoce Mirella Liuzzi e dei parlamentarti pentastellati pugliesi.
Secondo gli articoli di stampa, negli ultimi 20 anni nell’azienda ferroviaria si sarebbero succeduti Presidenti e Dirigenti frutto di nomine politiche e pressioni sindacali. Ne è un esempio il rapporto epistolare pubblicato online da “il Quotidiano Italiano”. Dalle carte emergerebbe un inquietante ricatto che Pasquale Malatesta, sindacalista di lungo corso, pone ai danni di Aldo Corvino, a sua volta ex-sindacalista diplomato ma non laureato, con ruolo di dirigente del personale. Nella lettera pubblicata dal giornale Malatesta, facendo riferimento ad una torbida vicenda legata ad un incidente stradale con auto aziendale, avrebbe negoziato il proprio silenzio con Corvino.
“Non è questo che avrebbero voluto i nostri predecessori” è la triste affermazione di un ex dipendente FAL che vuole mantenere l’anonimato, ricordando le nobili origini dell’azienda e l’onestà della storica classe dirigente. Come dargli torto? Ma l’elenco delle anomalie delle FAL a quanto pare, è numeroso. Ombre e sospetti ci sarebbero anche nei molti, troppi, rapporti di amicizia che legherebbero i vertici dell’azienda con il mondo politico, in particolare con l’ex ministro Raffaele Fitto e con altri parlamentari lucani e pugliesi soprattutto di area di centro-destra.
Altra stranezza, il regolamento interno all’azienda, frutto dell’intesa fra Corvino e sindacati. Esso riguarderrebbe la selezione del personale, mettendo in secondo piano i titoli di studio, a favore di raccomandazioni e rapporti amicali nella crescita professionale. Un altro caso anomalo, anch’esso citato negli articoli di stampa e nell’interrogazione, è relativo ai lavori di ristrutturazione della sede barese delle FAL, affidati tramite base fiduciaria e non bando pubblico poiché sotto soglia, all’architetto Giampaolo, moglie dell’Onorevole di Forza Italia Nuccio Altieri di Rutigliano, stesso paese natale di Matteo Colamussi e dello stesso partito di appartenenza.
“Sarebbe gravissimo – conclude la parlamentare del M5S Mirella Liuzzi – se le notizie trapelate a mezzo stampa e tutti i fatti sopra citati, dovessero corrispondere a verità. Se queste pressioni e relazioni tra dirigenti, sindacati e partiti in un’azienda a totale controllo pubblico trovassero conferme, il contesto generale in cui opera il management delle FAL sarebbe inammissibile, anche e soprattutto nei confronti dei tanti lavoratori, impiegati onesti che operano nell’azienda e dei cittadini che utilizzano il servizio.
Per questi motivi, con i colleghi parlamentari pugliesi abbiamo ritenuto doveroso chiedere spiegazioni al Ministero dei Trasporti affinché si faccia luce su tutta la vicenda con l’avvio di una seria indagine sull’azienda di trasporto FAL”.
In coerenza con quanto da sempre sostenuto dai pentastellati, il M5S chiede meritocrazia e trasparenza, a favore di procedure di selezione pubblica del personale su criteri basati esclusivamente sul merito, adottando sistemi di pubblicità, come previsto dalla normativa, e idonei termini di scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione.
Mirella Liuzzi – Movimento 5 Stelle
Qui il testo completo dell’interrogazione.
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cara onorevole essendo figlio di ex didpendente delle fal io e in famiglia avendo anche i titoli per qualsiasi mansione non siamo mai riusciti a lavorare nelle fal chissà perchè e premetto che la raccomandazione mi fà schifo!!!!!!scusi lo sfogo!!!!